Il Fotoreporter

... Il fotoreporter indipendente, non condivide i rischi con nessuno... Non ha legami protettivi. Fa pensare ad un soldato di ventura. Ha un rapporto passeggero con chi gli compera le fotografie; e di solito gliele comprano a condizione che" dicano qualcosa". Al massimo ha un contratto effimero, il tempo necessario per un reportage. In gergo si dice "Assignement". Non è facile far parlare una fotografia, far sì che dica qualcosa. Bisogna che il gesto, l'espressione, la scena inquadrata nell'obiettivo riassuma una situazione e susciti giuste reazioni: ripulsa, approvazione, pietà, disgusto, ammirazione, perplessità... Invidio i fotoreporter che riassumono in un immagine una guerra, una rivoluzione, una crisi economica, una calamità naturale, un istante di felicità collettiva. In questi casi la fotografia non equivale ad un articolo, è un romanzo... Ma per captare quella immagine è necessario andare nel cuore dell'avvenimento ... Bernardo Valli (Giornalista ed Inviato)



... Amo documentare attraverso la fotografia e la scrittura tutto ciò che mi emoziona. Mi piace raccontare e descrivere, luoghi lontani, usi e costumi differenti, le piccole storie di vita e fatica quotidiana, il contatto con le persone ... Considero questo Blog di Narrazione, l'inizio di una nuova avventura, un viaggio vissuto con consapevolezza, una nuova esperienza da condividere, per approfondire i differenti aspetti della realtà ... Alfredo Felletti (Reporter Free-Lance)



... Every minute j was there j wanted to flee, j did not want to see this... would j cut and run ... or would j deal with the responsibility of being there with my camera ...


















domenica 6 febbraio 2011

Etiopia a Scuola sull'Altopiano

Un responsabile ci spiega che i problemi principali che impediscono il corretto svolgimento dei Programmi Scolastici sono legati essenzialmente alle strutture fatiscenti. Servirebbero almeno cinque tavoli e cinque sedie nuovi che fungano da scrivanie per gli insegnanti, banchi e sedie combinati per i quattrocento studenti e materiale didattico vario. Qui gli allievi sono essenzialmente figli di contadini, che alternano lo studio al lavoro nei campi con i genitori, frequentano la scuola quando possono. Per risolvere il problema delle obsolete strutture scolastiche servirebbe una donazione di 22.500 Bir, che al cambio attuale sarebbero circa 1250,00 Euro. Alcune grandi organizzazioni umanitarie non governative agiscono e promuovono progetti in Etiopia per sostenere e garantire lo sviluppo scolastico di bambini ed adolescenti. Tra questi Coopi Cooperazione Internazionale, che ha come fine la difesa dei Diritti dei ragazzi di strada di Addis Abeba. Qui ogni giorno migliaia di bambini vengono a contatto con un mondo fatto di prostituzione, violenza, droga, che imparano ad accettare fin da piccoli. Il Progetto Educativo, che oltre alla difesa dei Diritti si occupa della scolarizzazione, è iniziato nel 2008 e terminerà nel 2011.  A. F.

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