Il Fotoreporter

... Il fotoreporter indipendente, non condivide i rischi con nessuno... Non ha legami protettivi. Fa pensare ad un soldato di ventura. Ha un rapporto passeggero con chi gli compera le fotografie; e di solito gliele comprano a condizione che" dicano qualcosa". Al massimo ha un contratto effimero, il tempo necessario per un reportage. In gergo si dice "Assignement". Non è facile far parlare una fotografia, far sì che dica qualcosa. Bisogna che il gesto, l'espressione, la scena inquadrata nell'obiettivo riassuma una situazione e susciti giuste reazioni: ripulsa, approvazione, pietà, disgusto, ammirazione, perplessità... Invidio i fotoreporter che riassumono in un immagine una guerra, una rivoluzione, una crisi economica, una calamità naturale, un istante di felicità collettiva. In questi casi la fotografia non equivale ad un articolo, è un romanzo... Ma per captare quella immagine è necessario andare nel cuore dell'avvenimento ... Bernardo Valli (Giornalista ed Inviato)



... Amo documentare attraverso la fotografia e la scrittura tutto ciò che mi emoziona. Mi piace raccontare e descrivere, luoghi lontani, usi e costumi differenti, le piccole storie di vita e fatica quotidiana, il contatto con le persone ... Considero questo Blog di Narrazione, l'inizio di una nuova avventura, un viaggio vissuto con consapevolezza, una nuova esperienza da condividere, per approfondire i differenti aspetti della realtà ... Alfredo Felletti (Reporter Free-Lance)



... Every minute j was there j wanted to flee, j did not want to see this... would j cut and run ... or would j deal with the responsibility of being there with my camera ...


















martedì 17 maggio 2011

Africa Occidentale Guinea - Bissau Viaggio tra le Etnie Tribali

Un' allegra frenesia invade le strade di Bissau durante il Carnevale. Suoni e colori animano per qualche giorno le vie sonnacchiose del vecchio centro coloniale. Giovani ed adulti si radunano nei vari quartieri della città, per partecipare alla festa ed assistere alle esibizioni delle maschere tradizionali. Giovani donne in costume danzano al ritmo tribale ed incalzante dei tamburi, gli uomini danno prova di coraggio ballando con le lingue di fuoco delle torce accese. Bissau è la capitale della Guinea che dà il nome alla nazione, colonizzata in passato dai portoghesi, confina con la Guinea-Conakry, ex colonia francese, con cui condivide quella parte di territorio di Africa Occidentale a cavallo tra Senegal, Mali e Sierra Leone. Mandingo, Peul e Bassari sono solo alcuni dei gruppi etnici, tra i più conosciuti che coabitano in questa parte d'Africa. La Guinea-Bissau dopo aver ottenuto l' indipendenza dal Portogallo, negli anni 70' ha attraversato un periodo difficile di instabilità, tra colpi di stato, problemi economici e la mancanza di istruzione per la quasi totalità della popolazione. Dal 2005, data delle ultime elezioni politiche, sembra aver raggiunto una certa stabilità, anche se permane una situazione di arretratezza economica, essendo un paese povero e privo di industrie. Meta inconsueta, offre tuttavia la possibilità di un viaggio alla scoperta delle differenti etnie, popolazioni locali molto socievoli e praticanti ancora l' animismo.  A.F.

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