Il Fotoreporter

... Il fotoreporter indipendente, non condivide i rischi con nessuno... Non ha legami protettivi. Fa pensare ad un soldato di ventura. Ha un rapporto passeggero con chi gli compera le fotografie; e di solito gliele comprano a condizione che" dicano qualcosa". Al massimo ha un contratto effimero, il tempo necessario per un reportage. In gergo si dice "Assignement". Non è facile far parlare una fotografia, far sì che dica qualcosa. Bisogna che il gesto, l'espressione, la scena inquadrata nell'obiettivo riassuma una situazione e susciti giuste reazioni: ripulsa, approvazione, pietà, disgusto, ammirazione, perplessità... Invidio i fotoreporter che riassumono in un immagine una guerra, una rivoluzione, una crisi economica, una calamità naturale, un istante di felicità collettiva. In questi casi la fotografia non equivale ad un articolo, è un romanzo... Ma per captare quella immagine è necessario andare nel cuore dell'avvenimento ... Bernardo Valli (Giornalista ed Inviato)



... Amo documentare attraverso la fotografia e la scrittura tutto ciò che mi emoziona. Mi piace raccontare e descrivere, luoghi lontani, usi e costumi differenti, le piccole storie di vita e fatica quotidiana, il contatto con le persone ... Considero questo Blog di Narrazione, l'inizio di una nuova avventura, un viaggio vissuto con consapevolezza, una nuova esperienza da condividere, per approfondire i differenti aspetti della realtà ... Alfredo Felletti (Reporter Free-Lance)



... Every minute j was there j wanted to flee, j did not want to see this... would j cut and run ... or would j deal with the responsibility of being there with my camera ...


















venerdì 27 maggio 2011

Guinea Bissau - Guinea Conakry_Passaggio di Frontiera

A Nord, quasi al confine con il Senegal, il passaggio di frontiera tra le due Guinee è abbastanza caotico. L' attesa è lunga, il controllo passaporti minuzioso. La Guinea Conakry ha conosciuto in passato momenti difficili, la sua storia è travagliata. Dopo la conquista dell' indipendenza dalla Francia, ottenuta nel 1958 grazie a Sekou Tourè, eroe nazionale, sindacalista e padre della patria, si è trovata a dover risolvere più volte crisi economiche e tentativi di invasione. Negli anni 70' respinge un golpe militare organizzato dai portoghesi. L' instabilità degli stati confinanti causa continue violenze, con le incursioni di ribelli provenienti da Sierra Leone e Liberia, le frontiere vengono chiuse per molto tempo. Dal 2000 si assiste ad un timido processo di democratizzazione ancora dal futuro incerto. Padre Philippe, ogni giorno dice messa nella cappella della piccola missione cattolica, avamposto cristiano in una nazione a maggioranza mussulmana, a Koundara nel territorio dei Bassari. Popolo di agricoltori e allevatori, vivono ai margini della foresta, in capanne di argilla, fango e paglia. L'elettricità è completamente assente. Il villaggio si sviluppa a cerchio, al centro un grande baobab, albero simbolo della comunione dell' uomo con la divinità; poche radici piantate nella terra e rami che si stendono all'infinito, verso il cielo della Savana.  A.F.

Nessun commento:

Posta un commento